Indietro nel tempo verso Babilonia

La popolazione babilonese, come sappiamo, è nota in tutto il mondo per le sue storie incredibili.

Questi popoli erano caratterizzati da una religione politeista molto forte che si basava sul terrore e sulla paura dei propri sudditi. tra le divinità più adorate si sentiva una forte impronta naturalistica, tanto che le raffigurazioni delle divinità spesso erano ritratte come forze della natura.

I riti religiosi erano rappresentati da cerimonia molto importanti con decorazioni fastose e spesso anche sacrifici umani. difatti si credeva che donare alla divinità ciò che c’era di più importante, come ad esempio propri figli, ne avrebbe placato l’ira e provocato il favore divino.

La Bibbia e Babilonia

Babilonia e molto celebre anche nelle scritture bibliche, infatti è la seconda città maggiormente citata all’interno della Bibbia; conosciuta per la sua bellezza maestosa e per la sua difesa inespugnabile. la città era infatti piena di giardini pensili, templi e altre meraviglie che erano protette da mura doppie ed un profondo fossato lungo tutto il perimetro.

All’interno della Bibbia, Babilonia, è chiamata anche “Padrona dei regni”, perché era conosciuta come la terza potenza mondiale.

Altrettanto famosa è la storia che riguarda la “Torre di Babele” e narra che da una sola lingua conosciuto in tutto il mondo, Dio, data la superbia coltivata dagli uomini, vuole dare ad ognuno una lingua differente per rendergli impossibile la comunicazione. da qui ebbe luogo la dispersione degli uomini nel mondo.

La religione era tanto importante

La religione dei babilonesi, come abbiamo già visto, rappresentava un elemento importantissimo all’interno dell’impero, il quale non temeva di imporsi con il terrore o di far leva sulle angosce degli uomini.

Essa era politeista non proprio nel vero senso di questo termine, infatti, i babilonesi veneravano una divinità nello specifico, Murduk, che era poi a sua volta affiancato da altre divinità di minore importanza.

Per quanto riguarda l’aldilà, il popolo babilonese credeva che l’anima diventasse immortale ma credevano anche in un inferno pieno di orrori e per questo la loro condotta in vita e il rispetto della religione era fondamentale, così come i metodi di sepoltura. Infatti, si riteneva che l’anima, dopo la morte, dovrà affrontare un viaggio molto lungo per il quale la persona doveva essere preparata attraverso la mummificazione per preservare il corpo nel suo stato originale. Un altro aspetto molto interessante era la bellezza della tomba che doveva rispecchiare la vita del defunto ed esprimerne la sua ricchezza mediante gioielli e decorazioni di ogni tipo.

Oggi, anche per i cristiani, la sepoltura è un elemento fondamentale e per questo ci si affida nel esperte mani delle onoranze funebri come ad esempio Cattolica San Lorenzo leader anche nel settore della cremazione a Roma.