Pittore toscano del 200: ecco cosa si sa di Cimabue e le sue opere

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Cimabue fu un pittore toscano del ‘200. Lo ricordiamo poiché Dante lo citò nella sua opera come il maggiore della generazione antecedente a quella di Giotto, paragonandolo al poeta Guido Guinizelli e al miniatore Oderisi da Gubbio.

Di Cimabue si hanno poche notizie se non che fu la sua pittura a dare inizio a una nuova scuola pittorica fatta anche di sentimenti, che si distaccava dall’arte bizantina. Cimabue fu il maestro di Giotto, e gettò le basi della nuova pittura italiana.

La vita di Cimabue

Cimabue nasce a Firenze nel 1240 da una famiglia nobile fiorentina.  Studiò lettere presso il convento di Santa Maria Novella, dove entrò in contatto con maestri d’arte bizantina. Grazie a questi si avvicinò all’arte, abbandonando la letteratura.

Intorno al 1270 realizzò il Crocifisso di San Domenico ad Arezzo, e dopo un viaggio a Roma, realizza a Firenze il grande Crocifisso in legno per la Chiesa di Santa Croce.

Il periodo più attivo di Cimabue, però, è intorno al 1280. In quel periodo realizza la Madonna in trono con bambino conservata al Louvre di Parigi, la Flagellazione alla Frick Collection di New York, i mosaici del Battistero di Firenze, la Maestà di Santa Maria de’ Servi a Bologna, e altre opere famose che oggi sono conservate nei musei di tutto il mondo.

In quegli anni venne chiamato anche ad Assisi da Papa Niccolò IV per realizzare gli affreschi dell’abside nella Basilica Superiore. Questi rappresentano gli Evangelisti, la Storia della Vergine e due Crocefissioni. Nella Basilica Minore, inoltre, affresca una Madonna in Trono con San Francesco.

Verso la fine del Duecento, invece, realizza la Madonna in Maestà per la Chiesa di Santa Trinita di Firenze, oggi conservata presso gli Uffizi.

L’ultima opera che realizzerà prima della sua morte è a Pisa, per la decorazione a mosaico dell’abside del Duomo. Tuttavia, questa rimane incompiuta.

Le opere di Cimabue

Cimabue è conosciuto in tutto il mondo come il fondatore della pittura italiana moderna. Egli gettò le basi per una nuova estetica portata avanti, poi, dal suo allievo Giotto. Le sue opere sono piene di sentimento, più vive, naturali e morbide di qualsiasi altro pittore del suo periodo.

Di lui abbiamo poche notizie sulla sua vita, ma, fortunatamente, ci sono rimaste numerose opere. Un ottimo esempio è Madonna in trono con bambino, conservata al Louvre, e la Madonna in Maestà conservata agli Uffizi.

Le sue opere sono conservate nei musei di tutto il mondo.