Adottare un buon metodo di studio è fondamentale per affrontare con successo il percorso universitario. Tuttavia, molti studenti, soprattutto all’inizio, commettono errori che ostacolano l’apprendimento e aumentano stress e frustrazione. Riconoscere ed eventualmente correggere questi comportamenti è il primo passo per migliorare l’efficacia dello studio e ottenere risultati soddisfacenti.
Inoltre, evitare questi errori è un passo essenziale per acquisire un metodo di studio efficace e sostenibile. Ogni studente ha caratteristiche diverse, perciò è importante personalizzare le strategie in base alle proprie esigenze. Gli atenei, in più, offrono spesso strumenti di supporto, come spiegato in questa scheda sul servizio di tutoraggio universitario, ma il riferimento va anche all’orientamento universitario, fino ai laboratori di metodo di studio, i quali aiutano a costruire un percorso formativo più consapevole.
Studiare senza pianificazione
Lo studio senza pianificazione può essere considerato uno degli errori più comuni: affrontarlo in modo disorganizzato, senza una pianificazione chiara, può avere conseguenze negative sia sul breve termine (la preparazione di un singolo esame) sia sul lungo termine (la buona riuscita degli studi in senso lato). Molti studenti si limitano a “studiare quando possono” o poco prima degli esami, accumulando contenuti e stress. Una corretta gestione del tempo è invece essenziale. Redigere un calendario settimanale, suddividere i compiti in obiettivi quotidiani e riservare tempo per ripasso e approfondimento sono abitudini che rendono lo studio più sostenibile ed efficace.
Leggere passivamente senza elaborare
La lettura senza elaborazione personale può essere una risorsa in caso di preparazione all’ultimo minuto, ma non può essere una tecnica da adottare per ogni esame. Limitarsi a leggere il materiale senza rielaborarlo è un errore che compromette la memorizzazione a lungo termine. Lo studio efficace richiede un’attività mentale attiva: prendere appunti, sottolineare concetti chiave, costruire mappe concettuali, spiegare ad alta voce quanto appreso. Trasformare le informazioni in contenuti personali e comprensibili è ciò che permette di assimilare realmente la materia.
Ignorare il ripasso
Un altro errore frequente è trascurare il ripasso regolare, limitandosi a studiare una sola volta il materiale. Il processo di memorizzazione ha bisogno di ripetizione distribuita nel tempo per consolidarsi. Tecniche come la “ripetizione dilazionata” o l’utilizzo di schemi aiutano a mantenere vivi i concetti studiati, riducendo il rischio di dimenticare le nozioni apprese.
Sottovalutare le tecniche di memorizzazione
Molti studenti non conoscono o non utilizzano strategie di memorizzazione che potrebbero facilitare lo studio. La tecnica dei loci, le associazioni visive, le rime o gli acronimi possono rendere più semplice e veloce ricordare elenchi, formule o definizioni complesse. Apprendere queste tecniche significa dotarsi di strumenti utili anche in contesti lavorativi futuri.
Non chiedere aiuto quando serve
Affrontare le difficoltà in solitudine è un errore che può rallentare il percorso di studio. Quando si incontrano ostacoli, è importante sapere che gli atenei mettono a disposizione servizi di supporto, come tutoraggio, sportelli di orientamento allo studio e consulenze con i docenti. Approfittare di questi strumenti non è segno di debolezza, ma dimostrazione di consapevolezza e volontà di migliorarsi.
Dedicare troppe ore senza pause
Studiare per molte ore consecutive senza pause può sembrare produttivo, ma in realtà riduce l’efficacia dell’apprendimento. La mente ha bisogno di alternare momenti di concentrazione e di recupero. Tecniche come il metodo Pomodoro, che prevede sessioni da 25 minuti seguite da 5 minuti di pausa, migliorano l’attenzione e mantengono alta la motivazione. Anche una breve camminata o una pausa pranzo gestita con attenzione possono incidere positivamente.
Copiare o affidarsi esclusivamente a riassunti altrui
Affidarsi a riassunti scritti da altri o copiare esercizi senza comprenderli sono comportamenti rischiosi. Questo approccio superficiale può dare un’impressione momentanea di “preparazione”, ma si rivela inefficace al momento dell’esame. Studiare significa comprendere in profondità, collegare concetti e sviluppare un pensiero critico autonomo. I materiali di sintesi possono essere utili, ma solo se integrati a uno studio personale accurato.
Trascurare la comprensione a favore della memorizzazione meccanica
Un errore spesso commesso è memorizzare nozioni senza comprenderle realmente. Questo accade soprattutto in materie complesse, dove si cerca di ricordare formule o definizioni senza avere chiari i concetti di base. Comprendere prima di memorizzare è sempre la via migliore: la conoscenza reale si fonda sulla comprensione, non sulla semplice ripetizione.
Non adattare il metodo di studio al tipo di esame
Ogni esame richiede un approccio diverso. Le prove scritte con domande a risposta multipla, gli esami orali o le relazioni scritte necessitano di preparazioni differenti. Ignorare questa variabile porta a risultati scadenti anche in presenza di uno studio approfondito. È utile informarsi sulle modalità d’esame e adattare di conseguenza il proprio metodo.
Isolarsi eccessivamente
Studiare in completa solitudine può essere controproducente, soprattutto se diventa l’unica modalità. Il confronto con altri studenti stimola la riflessione, favorisce il chiarimento di dubbi e può far emergere punti di vista alternativi. I gruppi di studio, se ben organizzati, rappresentano un’opportunità per migliorare la comprensione e sostenersi reciprocamente.