La mindfulness è una tecnica meditativa capace di allenare all’ascolto di sè e del proprio corpo migliorando il nostro stato emotivo.
E’ stato dimostrato di recente che la mindfulness è molto più che una semplice meditazione ma una vera e propria terapia per disturbi fisici che agiscono sul nostro sistema nervoso e immunitario. In America, da oltre 30 anni è usata come terapia complementare a quella tradizionale e, adesso, anche in Italia trova sempre più consenso.
Grazie al suo potente effetto rilassante, è perfetta per tutte le patologie psicosomatiche e autoimmuni, come la psoriasi, l’artrite reumatoide e la tiroide di Hashimoto.
In questi casi la mindfulness riduce gli effetti dello stress mantenendo il sistema immunitario sotto controllo.
Questa pratica meditativa nei pazienti in chemioterapia agisce su più fronti: riduce la tensione di chi vive quel tipo di cura, attenua gli effetti collaterali del trattamento come la nausea e il vomito e frena l’abbassamento di piastrine e globuli bianchi nel sangue.
Un’indagine svolta in Inghilterra ha svelato che chi affianca la psicoterapia alla meditazione ottiene risultati migliori allontanando i pensieri negativi e l’ombra della depressione.
La mindfulness permette di conoscere gli automatismi del nostro cervello e di interrompere il circolo vizioso dell’ansia e della tristezza.
Sorprendenti sono anche gli esiti sulla materia grigia che si modifica diventando più spessa, rendendoci più coraggiosi e scattanti. Aumenta così la nostra concentrazione, il livello di attenzione e la resistenza fisica, portandoci ad affrontare meglio una prova sportiva o un esame.